La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
Tu mi ami? - egli fece con uno scoppio di gioja, balzando ver' la fanciulla, che già al suolo piegava, e rialzàndosela al petto. E le due ànime
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, scattando in pie' minaccioso - hai fatto di un leone una lepre, di un uomo un pupazzo. Vedi, a che mi avvilisti in cinque anni! ... Io, fuori da quello
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, trovò Mario il Nebbioso che lo attendeva a pie' fermo, tinto del color di quell'ora. E Mario piantàvagli in faccia due occhi di brama, e l'inchiesta: - Mi
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Beccajo. - Ed io - continuò a gonfie vele Aronne, fastoso di sua goffìssima astuzia, ch'ei reputava sapienza - tal quale mi vedi, la ho accoccata ai
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... perdono. Ben sai; avèo giurato di miètermi il pane sulla tua testa, di averti quì sotto - e battè forte il calcagno. - Tu mi avevi oltraggiato, mortalmente
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. Ciascuno a suo senno. Chi non vuol stare con mè, chi non mi vuole per capo ... peggio per lui! si pigli ciò che gli tocca, e ... vada. Ampia è la
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il Nebbioso trovò la ragazza con gli occhi infocati ... - O tu - gli diss'ella sospirosamente - mi han raccontato una storia di orrore, la storia di
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non potrèi che farmi accoppare. Troppo mi sento ignorante ... di una ignoranza a cui non c'è menda. Il mio braccio ha bisogno di testa. Ecco la testa